mercoledì 30 novembre 2011

Tacchino del Thanksgiving



Vivendo negli Stati Uniti ho imparato qualcosina sulle tradizioni americane.
Il Thanksgiving e' la festività più importante qui, più del Natale, tanto che gli americani affrontano viaggi lunghissimi per poter passare questa giornata con la loro famiglia.
Il simbolo di questa festa, come e' noto a tutti, e' il "TACCHINO". 
E potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di imparare a cucinare il vero "Roasted Turkey"? Mai sia!!!
E quindi eccomi qua, questo e' il terzo anno che mi cimento nella preparazione di questo piatto e a detta dei miei ospiti, ogni volta e' sempre più buono.
Ho fatto dapprima una ricerca sulla vera ricetta americana, pero' alla fine ho apportato delle modifiche "all'italiana".
Per questo particolare pranzo ho deciso di non proporre un primo piatto, altrimenti non si sarebbe gustato il tacchino. Ho quindi aperto con un aperitivo accompagnato da vari antipastini, dopodiché' ho servito il tacchino (dal peso di circa 9 kg, e vi assicuro che non era tra i più grandi) con diversi contorni.

Ingredienti:

Tacchino
Sedano  6-8 coste
Carote  4 medie
Cipolla gialla 1
limone 1
Crostini  200 g
Mele      2
Noci  100 g
Aglio
Rosmarino
Salvia
Olio e.v.o.
Sale
Pepe


Comincio con il tacchino, naturalmente rigorosamente pulito dentro e fuori, tolgo dall'interno il collo e le interiora e lo lavo bene. Lo metto quindi a sgocciolare su un piatto e lo rimetto in frigo.

A questo punto preparo i crostini. Di solito uso il mio pane, lo faccio a dadini e lo metto in una ciotola. Lo condisco con un trito di salvia, rosmarino, aglio, sale e pepe.  Prendo una teglia e la fodero con carta da forno, la ungo con un pochino di olio e.v.o., vi adagio il pane e metto in forno a 200 gradi per circa 10-15 min.

A parte taglio cipolla, sedano e carota a dadini e li metto in una pentola a saltare con olio e.v.o., sale e pepe. Devono rosolarsi leggermente ma rimanere croccanti (circa 10 minuti su fuoco medio).

I crostini e le verdure li preparo il giorno prima.

Taglio le mele e le metto in una ciotola dove aggiungerò le noci, i crostini e le verdure. Questo sarà il ripieno del tacchino.

Ora riprendo il tacchino dal frigo, tolgo l'acqua che ha ricacciato e lo insaporisco prima di riempirlo: taglio il limone a meta` e lo passo sulla parte esterna del tacchino, poi lo massaggio prima con il sale e poi con il pepe sia dentro che fuori. A questo punto riempio il tacchino con la farcia.


Fatto questo richiudo la pelle o cucendola con il filo per gli arrosti o utilizzanti degli stuzzicadenti, lego le zampe e metto in teglia.


Come potete vedere la teglia ha una griglia che tiene sollevato il tacchino dal fondo, poiché, necessitando di una cottura di minimo 4 ore (dipende dalla grandezza dell'animale), si potrebbe bruciare.
Metto sul fondo giusto un filo d'olio, 2 bicchieri di vino, 2 bicchieri di acqua, salvia, rosmarino, aglio in camicia e, se rimane, anche il composto della farcitura. 
Metto in forno per la primi trenta minuti a 250 gradi (si deve dorare esternamente), poi copro con la stagnola e rimetto in forno a 170 gradi. Ogni mezz'ora irroro tutto il tacchino con il fondo di cottura.
Lascio cuocere per circa 4/5 ore (dipende anche dal forno), tolgo la stagnola, alzo nuovamente la temperatura  per far terminare la doratura. 
Infine filtro il liquido di cottura e con un po' di pazienza con un cucchiaio la parte di grasso (quello del tacchino che si e' sciolto durante la cottura) che si e' depositata in superficie.
A questo punto non resta che impiattare il tacchino e servirlo.








giovedì 17 novembre 2011

Bocconotti Martinesi




Il bocconotto e' un dolcetto di pasta frolla ripieno di crema ed amarena.
Questa ricetta, inserita nella grande tradizione culinaria pugliese, appartiene più precisamente ad una cittadina di nome Martina Franca (in provincia di Taranto).
E' un luogo che conosco bene ed a cui sono molto legata, essendo la città di provenienza di mio marito, tanto che la considero la mia seconda terra.
Oltre alle sue straordinarie bellezze naturali (siamo nella Valle d'Itria, conosciuta da molti per i suoi trulli) questa terra offre anche tanti prodotti tipici, quali prodotti caseari, salumi, vino, etc., per non parlare di un numero considerevole di ricette che spaziano dagli antipasti ai dolci.
Oggi ho deciso di presentarvi una vera e propria chicca dell'arte dolciaria martinese.


Ingredienti:
pasta frolla
crema pasticcera
amarene

Ingredienti pasta frolla:
un uovo intero ed un tuorlo
5 cucchiai di zucchero
100 gr burro
250 gr di farina
buccia di limone grattugiata
bustina di vanillina
2 cucchiai di vermout
un pizzico di lievito
un pizzico di sale

Ingredienti crema pasticcera:
2 tuorli d'uovo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di farina (io di solito uso la maizena)
scorza di limone
300 ml di latte

Crema pasticcera
Nel pentolino in cui cuocerete la crema mettere i tuorli e lo zucchero, lavorarli con una frusta ed incorporare la maizena. Aggiungere quindi il latte, in cui avrete messo la scorza di limone ed avrete preventivamente scaldato. A questo punto mettere il composto sul fuoco (fiamma moderata) e quando arriverà a bollore far cuocere altri due tre minuti per dar il tempo di rapprendersi e spegnere.

Pasta frolla
Lavorare il burro con meta' farina, poi incorporare le uova, lo zucchero, il sale, la vanillina, la scorza di limone grattugiata, il vermout, la restante farina ed il lievito. Lasciar riposare in frigo per circa 20 minuti.

Prendere dei mini stampini come per esempio quelli di carta stagnola (io qui negli States ho comprato la teglia per i mini cupcakes), foderarli con la pasta frolla, riempirli con la crema e due amarene (se non le avete si può sostituire con la marmellata di amarene)  e coprire con un dischetto di pasta. Fare dei piccoli forellini sul cappello di ogni bocconotto per evitare che si apra durante la cottura. Mettere in forno per circa 15-20 minuti (dipende dalla grandezza degli stampini) a 180 gradi. Una volta cotti fateli freddare bene, toglieteli dagli stampini, posizionateli su un piatto di portata e spolverizzateli con zucchero a velo.

E buon appetito! 


martedì 15 novembre 2011

Ciabatta


Ciao ragazzi,
la prima ricetta che ho deciso di postare e' quella della ciabatta, che caratterizza un piccolo momento della mia vita.
Cominciamo dall'inizio.
Nell'agosto del 2009, a causa del lavoro di mio marito, mi sono trasferita con tutta la famiglia (marito, ovviamente, due figli splendidi e un cane) in una cittadina di nome Bethesda che si trova nelle vicinanze di Washington DC, negli USA. Come potete immaginare le diversità negli usi e costumi con il nostro paese (che ho imparato ad apprezzare e ad amare ancora di più) sono veramente tante ed il mangiare e' una delle principali. Per cui senza tirarla per le lunghe, dopo aver provato svariati tipi di pane (non propriamente economico) e non avendone trovato nessuno che soddisfasse il nostro palato, ho deciso di trasformarmi in panettiera. Ho quindi provato varie ricette finche' non ho trovato quella giusta e che mi accingo a proporvi.


Ingredienti:
600 gr farina "00"
450 gr acqua
una bustina di lievito di birra in polvere
un cucchiaio di sale 
un cucchiaino di zucchero

Procedimento:
Versare l'acqua in una ciotola, aggiungere lo zucchero ed il lievito. Mescolare fino al loro completo scioglimento.
Cominciare a versare meta' della farina, poi aggiungere il sale ed incorporare la restante farina. 
Vi accorgerete che l'impasto rimarra' morbido, tanto da non doverlo impastare con le mani.
A questo punto coprire la ciotola con la pellicola e lasciarlo riposare per un'ora e mezza in un luogo senza spifferi d'aria come per esempio il forno o forno a microonde.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Passato il tempo di lievitazione, senza manipolarlo, con l'aiuto di una spatola lo stacchiamo dalle pareti della ciotola facendolo scendere su un foglio di carta da forno (o pellicola) che avremo preventivamente cosparso di abbondante farina. Se preferite potete dividere l'impasto in modo da ottenere due forme più piccole.
Foderare una teglia con carta da forno, prendere il foglio su cui avete posto l'impasto e rigirarlo sulla teglia in maniera tale che il lato infarinato sia rivolto verso l'alto.
Infornate per circa 30-35 minuti ed ecco il risultato.



lunedì 14 novembre 2011

Mi presento

Ciao a tutti, mi chiamo Tiziana.
Alla soglia dei miei quarant`anni ho deciso di dar sfogo ad una delle mie piu` grandi passioni "La Cucina".
Ho sempre amato cucinare sin da bambina, ma solo negli ultimi anni ho scoperto di avere una tale passione per l'arte culinaria, da voler provare a fare di essa il mio sogno lavorativo (speriamo in un futuro molto prossimo).
Il motivo che mi ha spinto ad aprire questo blog e' il voler condividere con voi cio' che la cucina mi trasmette: amore, gioia, emozioni e perche' no, a volte anche la soddisfazione di dire: "Ehi ma l'ho creato io questo piatto? Son stata proprio brava!!!"
E adesso diamo il via a questa avventura!